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20. Il Castello del Mare
Napoli era famosa per il suo grande porto, per le sue strade affollate e per un magnifico castello che si ergeva sulla sua costa, proprio di fronte al mare. Il castello, che tutti chiamavano “Maschio Angioino” – ma che in realtà aveva un altro nome, Castel Nuovo – era vecchio di secoli e custodiva storie misteriose e segreti dimenticati. Non tutti sapevano che, nel suo cuore, vivevano ancora gli spiriti degli antichi re, delle regine, dei poeti e dei guerrieri che avevano cam
1 dicTempo di lettura: 3 min


19. Una tazza di gentilezza
Una mattina Beni saltò giù dal letto euforico: lo zio gli aveva promesso che quel giorno sarebbero andati a pescare! Si preparò in un attimo e si sedette al tavolo. Ad aspettarlo c’era una vera colazione napoletana: una brioche morbida, un cornetto croccante e un bicchiere di succo d’arancia color del sole. La brioche e il cornetto profumavano così tanto che Beni quasi sentiva sussurrare: “Colazione pronta… è tempo d’avventura!” – Oooh… – mormorò stupito quando vide la zia ti
24 novTempo di lettura: 2 min


18. Beni e la legenda di Topolino
Pioveva a dirotto quando Beni aprì gli occhi, e un po’ si intristì. A Napoli piove così raramente, e lui avrebbe tanto voluto giocare fuori casa. — E oggi… cosa farò? — pensò tra sé e sé. Sua zia però gli accarezzò la testolina e, con un sorriso dolce, gli disse: — Beni, mi daresti una mano oggi? Dovrei portare giù alcune scatole dalla soffitta. Nel pomeriggio viene un antiquario. Gli occhi di Beni si illuminarono. Adorava curiosare, scoprire cose antiche, e da quando viveva
23 novTempo di lettura: 3 min


17. Miracoli che nascono in silenzio
I raggi del sole avevano già tinto di oro i tetti di Napoli e il mare scintillava laggiù come se mille piccoli diamanti danzassero sulle onde, quando Beni aprì gli occhi. La luce sopra la città era in qualche modo diversa quella mattina: più calda, più promettente. Già giorni prima, quando aveva guardato la città dalle mura del Castel Sant’Elmo, qualcosa aveva catturato il suo sguardo. Accanto al castello, non lontano dalle mura di pietra, un enorme edificio bianco brillava a
20 novTempo di lettura: 5 min


15. Il segreto della fortezza stellata
Era una domenica, e il sole splendeva caldo sopra Napoli. Beni, il piccolo riccio, aveva trascorso tutta la mattina a giocare nel giardino della zia, mentre lei si preparava a cucinare una vera lasagna napoletana. Al centro del giardino c’era un ulivo secolare, con il tronco spesso e le radici contorte. Beni stava per tirare fuori un fiore appassito dalle radici, quando si accorse che nel terreno c’era qualcosa di strano. Una piccola scatola di legno, grande appena quanto una
14 novTempo di lettura: 7 min


13. Gennaro, alla scoperta di un nome
In una mattina di sole, la zia di Beni fece una richiesta un po’ speciale ai due amici: – Beni, Gennaro, andate a fare la spesa e portate solo gli ingredienti più buoni per il pranzo! I due ragazzi si incamminarono tra i vicoli stretti di Napoli. Nell’aria si mescolavano il profumo del pane appena sfornato e quello dolce dei limoni; dalle finestre si udivano le voci allegre delle signore che chiacchieravano da un balcone all’altro. All’improvviso Beni si fermò, pensieroso: –
8 novTempo di lettura: 3 min


12. Il fragile regno del Castello dell'Ovo
La mattina seguente, Beni si svegliò pieno di entusiasmo. Il sole entrava nella sua piccola stanza e, dalla finestra aperta, l’aria era piena del profumo salato del mare e del richiamo allegro dei gabbiani. Sua zia entrò sorridendo: – Ecco Peppe, Beni! Vai, gioca con il tuo amico, esplorate la spiaggia! Beni saltò giù dal letto per la gioia. Fece colazione in fretta e corse subito verso la piazzetta, dove Peppe lo aspettava con un pallone azzurro sbiadito tra le mani. – Andia
4 novTempo di lettura: 5 min


11. La regina della pizza
La luce dorata del tardo pomeriggio accarezzava la Piazza Plebiscito, dove i bambini sedevano in cerchio, ridendo e chiacchierando, come se non avessero altro da fare al mondo che godersi il profumo dell’estate. I turisti li aggiravano sorridendo. In quel momento apparve la zia di Beni. Sul suo viso c’era quel sorriso sereno che fa sentire subito al sicuro. — Ciao, caruzze mie! — disse allegra. — Beni, dovremmo andare… ma voi non avete fame? Un attimo di silenzio, poi tutti i
30 ottTempo di lettura: 3 min


10. I 8 Re di Napoli
piazza Plebiscitò Dopo una ricca e dolce colazione, la zia prese Beni per mano e si diressero verso uno dei luoghi più belli della città: il Palazzo Reale e l’immensa Piazza del Plebiscito. Quando arrivarono, Beni rimase a bocca aperta. La piazza era così grande che sembrava che anche cento ricci potessero starci comodamente! Ovunque c’erano bambini che correvano, giocavano a pallone e ridevano. Una signora anziana con un cappello bianco li osservava sorridendo e badava a lor
27 ottTempo di lettura: 5 min


9. O'Municello - il guardiano di napoli
Una sera d’estate, quando le stelle iniziarono a brillare lentamente sopra il mare, Beni, il nostro piccolo eroe, passeggiava per le strade di Spaccanapoli con la sua zia. Dalle pizzerie si alzavano risate e canti, i gatti si stiracchiavano tra le pietre, e il cuore della città batteva ancora. Beni amava vagabondare la sera. – Ogni sera questa città racconta una storia diversa – pensò tra sé. Girando in un vicolo più buio, un vento freddo gli accarezzò improvvisamente le spin
24 ottTempo di lettura: 5 min


8. Il silenzio di Santa Chiara
In una mattina piena di sole, la zia di Beni aveva un impegno al Monastero di Santa Chiara, e Beni decise di accompagnarla. Quella mattina la zia non era molto loquace – come spesso accade agli adulti pensierosi –, immersa nei propri pensieri, e così Beni camminava accanto a lei in silenzio. Per fortuna, la città seppe subito distrarlo: Napoli era piena di musica. I musicisti di strada cantavano, il mare mormorava, e i bambini giocavano a palla nei vicoli. Si fermarono davant
21 ottTempo di lettura: 4 min


7. Il cuore di Napoli
Dopo un pranzo leggero e semplice – un buon piatto di spaghetti al pomodoro e un po’ di insalata di mozzarella – la zia disse a Beni: – Ricordi piccirill, che ieri ti ho parlato del tufo, che sotto Napoli si nasconde una città completamente diversa? Beni annuì, ma la zia continuò a raccontare, con quello sguardo particolare negli occhi che fa vivere le storie. – Sai, tanto tempo fa, ai tempi degli antichi Greci, fu scoperto questo tipo di roccia morbida e facile da scavare. P
19 ottTempo di lettura: 5 min


6. La magia di Pignasecca
Quella mattina, il cielo era azzurro punteggiato di nuvole, che somigliavano lo zucchero filato. Beni, stringendo forte la mano della zia, camminava a passi decisi. – Andiamo ‘ncopp’ ‘a Pignasecca, amò! – gli disse. – Oggi facimm’ ‘a spesa seria! Beni non capiva tutto, ma gli piaceva come suonavano quelle parole. Sembravano una canzone allegra. – Pignasecca – ripeté Beni, provando a pronunciarlo. – Un tempo qui crescevano querce, e le pigne secche cadevano a terra. Da lì vien
16 ottTempo di lettura: 5 min


5. La magia della mattina
La mattina dopo Beni si svegliò presto. Dalla finestra della sua stanza la brezza marina salata carezzò delicatamente le sue spine. Inspirò profondamente un’aria che era così diversa da quella della foresta di casa — fresca, giocosa e un po’ solleticante. Quando lo stomaco gli brontolò rumorosamente, sua zia entrò nella stanza con un sorriso.– Buongiorno piccolina! – lo salutò – Oggi ti porto in un posto speciale! Beni saltellò eccitato. Prese in fretta la sua piccola borsa —
13 ottTempo di lettura: 4 min


4. Beni arriva a Napoli – e la città comincia raccontare le storie
Dopo un lungo viaggio, Beni finalmente arrivato a Napoli: una città enorme, ronzante, che brontola. I suoni – clacson delle auto, passi frettolosi, risate, frammenti di conversazioni – tutto gli piombò addosso come un’onda rumorosa. La gente parlava una lingua strana, quasi cantilenante, la luce del sole rifletteva sulle case, e dove sembra che tutto si muova e vibra. Beni, abituato al silenzio della foresta, si spaventò. Prese fortissimo la mano della zia, gli occhi si spala
10 ottTempo di lettura: 4 min


3. La partenza
Quando Beni ricevette il regalo di compleanno, non stava più nella pelle dall’emozione. Finalmente il suo sogno si realizza – potrà passare tutta l’estate presso la sua prozia, a Napoli! Da tempo sognava di andare in una vera città vivace, dove le case sono più alte degli alberi, e l’odore della pizza guida il naso. Eppure non cominciò subito a fare le valigie. No, Beni non era come gli altri piccoli ricci. Per prima cosa si diresse in biblioteca, dove trascorse tutto il pome
7 ottTempo di lettura: 3 min


2. La Zia Chioccia si presenta – l’amica raccontastorie
Ciao, caro piccolo Lettore! Lascia che mi presenti: mi chiamo Zia Chioccia. Sono l’amica che aiuta Beni, il piccolo riccio, a raccontare le sue avventure. Vivo da tanto tempo vicino a un luogo davvero speciale: una città colorata, profumata e vivace che si chiama Napoli. Questa città pulsa come un cuore grande: ogni strada è una sorpresa, ogni angolo nasconde una storia, ogni profumo racconta qualcosa. Qui persino i portoni sembrano sussurrare segreti: cortili nascosti, legge
4 ottTempo di lettura: 2 min


1. La storia di Beni, il riccio curioso
Vorrei raccontarvi una storia speciale, la storia di un piccolo riccio di nome Beni. Ma Beni non è un riccio come tutti gli altri – in lui c’è sempre stata una scintilla di curiosità, un luccichio negli occhi che lo rendeva diverso dagli altri. Ho incontrato Beni in un luogo incantato, un bosco pieno di magia e di colori, che tutti chiamano: la Foresta dei Colori. Questa foresta non è come le altre. Le foglie degli alberi qui cambiano colore come nei sogni: a volte brillano d
1 ottTempo di lettura: 2 min
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